Stephane Rolland Haute Couture Primavera Estate 2022. Recensione di RUNWAY RIVISTA.

Comunicato stampa poetico

Un movimento che rivela un pensiero. Stéphane Rolland si decostruisce per esprimere un nuovo equilibrio, ricco di reminiscenze. Rimodella e fuori misura. Sì, il movimento rivela chi siamo. La voluttà è di stagione per questa nuova collezione estiva. L'espressionismo astratto del giovane pittore italo-spagnolo Viani è stimolante. Ogni look si diffonde generosamente in ariose tuniche e caftani. Minimalismo ricco. Le maniche accarezzano il pavimento, immensi cappucci drappeggiati e veli sul capo aggiungono un po' di mistero, un po' di protezione. Tanto ariosi quanto impressionanti, gli chiffon scivolano e si muovono su abiti toga drappeggiati. Intrecci metallici alleggeriscono le lunghe giacche da mare. Vestita con un mantello rovesciato o una tunica aperta, la donna ci volta le spalle per esporla meglio. Una giacca sartoriale dai toni solari si affianca a una giacca tibetana in suede ricamato, avvolta come una coperta su un corpo. Le gonne sono fluide e trasparenti, leggere come l'aria. Pantaloni e tute extra large scolpite in gazar di lana bianca definiscono un nuovo equilibrio. Una stabilità. Le curve sono declinate in sculture di ciottoli, dal modo in cui sono costruiti gli abiti ai ricami o ai gioielli rivestiti in pelle. Questi gioielli sono fatti di pietre gigantesche; preziosi come smeraldi, acquemarine, topazi e citrini in cristallo soffiato e cesellato da Théophile Caille, il vetraio francese a fiamma. Uno stile, una donna, uno spirito. Libero.

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