Dior Autunno Inverno 2023-2024

Dior Autunno Inverno 2023-2024 Prêt-à-porter. Storia di Eleonora de Gray, caporedattore di RUNWAY RIVISTA. Foto per gentile concessione: Dior / Adrien Dirand.

Beh… a dirla tutta… sto cercando di raccogliere le parole per descrivere questa collezione… ho visto di peggio ma non molte. Questa collezione dovrebbe essere dedicata a 3 donne straordinarie: Catherine Dior, Edith Piaf e Juliette Gréco. Niente in questa collezione assomiglia, anche da lontano, a quello che avevano queste donne. 

Sembra che ancora una volta Dior abbia fatto uscire Maria Grazia Chiuri... E cos'abbiamo: brutte giacche invernali oversize, t-shirt marina, camicette bianche con cravatte nere, alcune strane stampe leopardate lavate su cappotti e gonne, mappa di Parigi stampe rimanenti dalla precedente collezione Primavera Estate 2023, capispalla di reggiseni italiani, lunghe gonne nere di pessima fattura e abiti classici Dior.

Questa collezione sembrava ancora più brutta in un'installazione assolutamente eccezionale di Joana Vasconcelos. Una meraviglia miracolosa, la bellissima installazione Valkiria di questo artista è stata l'unica meraviglia da guardare. E gli ospiti invitati stavano guardando. 

VALKYRIE MISS DIOR di Joana Vasconcelos per Dior Autunno Inverno 2023 2024 Parigi Runway Magazine
VALKYRIE MISS DIOR di Joana Vasconcelos per Dior Autunno Inverno 2023 2024 Parigi Runway Magazine

Non ho visto così tante persone che non hanno scattato foto o video durante lo spettacolo, persone che hanno inviato messaggi senza guardare lo spettacolo, persone che hanno sussurrato "Oh... non va bene"...  

Ma a quanto pare Maria Grazia Chiuri si è sentita molto contenta dello spettacolo, poiché ancora una volta ha fatto quello che voleva davvero: 96 brutti look da macellaio.

Ed è molto triste... beh... dopotutto tutti ricorderanno questa collezione solo per il suo arredamento.

Maria Grazia Chiuri Dior Autunno Inverno 2023 2024 Parigi Runway Magazine
Maria Grazia Chiuri Dior Autunno Inverno 2023 2024 Parigi Runway Magazine

Comunicato stampa (che non ha nulla a che vedere con la raccolta)

Per Maria Grazia Chiuri ogni collezione è un'occasione per riflettere su cosa sia esattamente l'abbigliamento in relazione al corpo e alla moda.

La reinterpretazione degli anni '1950 – per questa linea di prêt-à-porter Dior – è anche un mezzo per il direttore creativo per esplorare, in modi sempre nuovi, la storia di Dior e approfondire lo stile francese concentrandosi su tre figure straordinarie: Catherine Dior, Edith Piaf e Juliette Greco. Queste tre donne hanno condiviso uno spirito indipendente che ha guidato le loro scelte. Protagoniste singolari, ognuna di loro ha saputo, attraverso il proprio stile di vita, sovvertire gli stereotipi femminili che facevano parte della mentalità del dopoguerra.

Per Catherine Dior, questo è stato ottenuto attraverso la sua scelta di coltivare e vendere fiori come messaggio di speranza. Per Edith Piaf e Juliette Gréco, è stato attraverso le loro voci e la loro suprema presenza scenica. Esprimendo l'anima di Parigi o ispirandosi al pensiero esistenzialista, hanno creato un guardaroba che si è riappropriato del loro patrimonio e lo ha messo in scena in una narrazione scandita dall'emozione fisica e dal ritmo intenso di poesie, testi letterari trasformati in canzoni indimenticabili. L'esperienza dell'abito è l'incarnazione tattile di una forma di pensiero, un mezzo per avvicinarsi, per entrare in sintonia con il mondo.

Questa collezione Dior è la firma stessa di una femminilità che va controcorrente. Ribelle. Allo stesso tempo forte e fragile. I motivi floreali scelti da monsieur dior sono stati rivisitati: il tessuto screziato è intrecciato con un filo metallico che dà vita al tessuto, rendendolo malleabile, cancellando i contorni per ottenere un effetto astratto. Protagonisti i colori primari: rubino, smeraldo, giallo topazio, blu. Tessuti tartan dalle delicate sfumature contraddistinguono cappotti, giacche e gonne dritte, che possono essere indossate anche sotto cappotti ampi, come le gonne a “corolle”. Il popeline brilla anche di filo metallico. Il ricamo compone piccoli lampi di luce.

Celebrando l'immagine caleidoscopica di una femminilità delineata da icone potenti, abitate da consapevolezza, queste creazioni suggeriscono percorsi emozionali per le nuove generazioni di donne che plasmano il nostro futuro.

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5 Dior Autunno Inverno 2023 2024 Parigi Runway Magazine

VALKYRIE MISS DIOR di Joana Vasconcelos

Foto: Adrien Dirand

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Inserito da Parigi, Le Marais, Francia.