Giorgio Armani Privé Couture Primavera Estate 2024 “Haute Couture in gioco”. Storia di RUNWAY RIVISTA. Foto per gentile concessione di Giorgio Armani.
Privé Couture Primavera Estate di Giorgio Armani 2024 la vetrina è stata a dir poco una testimonianza della maestria senza tempo e dell'audace creatività del designer. A 89 anni Armani mostrava un'acutezza e una vitalità che smentivano la sua età, supervisionando ogni dettaglio con un occhio meticoloso e mantenendo una presenza imponente.
La collezione, giustamente chiamata “Haute Couture en Jeu”, mostra la volontà di Armani di liberarsi dalle convenzioni dopo 19 anni trascorsi a fondare la sua linea Privé. La frase, con il suo duplice significato di "mettere in gioco la couture" e "la couture si diverte", racchiude il coraggio, l'assunzione di rischi e l'allontanamento dal suo stile distintivo dello stilista.
La sfilata di 92 look ha evidenziato l'allontanamento di Armani da un'ispirazione o da un tema singolare, segnando un allontanamento dal suo approccio abituale. Le silhouette variavano da sottili a voluminose, offrendo una vasta gamma di stili per donne diverse e le loro storie uniche. La giustapposizione di abiti da sera aggraziati ed eleganti con intrugli fluttuanti in tessuti vaporosi ha messo in mostra la versatilità di Armani.
La brillantezza luminosa della collezione, grazie alle superfici lucide, agli abbellimenti scintillanti e ai ricami di strass, riflette l'impenitente abbraccio alla stravaganza di Armani. La tavolozza cromatica di delicati toni acquosi ha infuso ai pezzi una qualità eterea e traslucida, aggiungendo un ulteriore livello di raffinatezza.
L'audace mossa di Armani verso l'eccezionale è in sintonia con le preferenze della sua clientela benestante, che cerca pezzi fuori dall'ordinario. La prima fila, abbellita dalla presenza di luminari come Glenn Close, Gwyneth Paltrow e Natalia Vodianova, ha sottolineato il fascino della collezione, soprattutto con l'avvicinarsi della stagione degli Oscar.
La collezione Privé di Giorgio Armani ha sfidato le aspettative e ha abbracciato una nuova era della couture, dimostrando che, anche dopo quasi due decenni, il maestro non ha paura di reinventare e affascinare il mondo con la sua visione senza precedenti.