Io, Eleonora de Gray, caporedattore di RUNWAY MAGAZINE e tutto il nostro team di professionisti ed esperti a supporto della Milano Fashion Week Digital per la stagione Autunno Inverno 2021-2022 ha utilizzato una tecnologia avanzata e l'intelligenza umana per offrirti eventi, raccolte e recensioni LIVE. Ci siamo adattati ai nuovi ambienti della moda utilizzando una combinazione di diversi processi cognitivi. Abbiamo utilizzato attivamente le azioni mentali di una rapida acquisizione della conoscenza degli stili e della comprensione attraverso il pensiero, l'esperienza ei sensi, sulla base di una massiccia conoscenza dei 50 anni della moda e delle tendenze, ricordando quasi ogni pezzo, dettaglio e tecnica, analisi. e critiche, e proponendo diverse soluzioni nelle tendenze. Queste sono funzioni del cervello di livello superiore e comprendono le nostre recensioni, percezioni e competenze.
Quindi è sicuro di dire, senza celebrare la nostra eccellenza (riferimento ad alcuni comunicati stampa che abbiamo ricevuto), che i designer hanno presentato durante la settimana della moda milanese stili creativi, design e tecnologie eco-responsabili assolutamente nuove. E i colori, tanti, tanti colori, dai look funky a quelli di classe.
Lo stile bobo o bohémien presentato a Milano non è una moda contadina, così ben sviluppata da Dior, o un'onda di velluto pseudo-intellettuale di Gucci, ma molto raffinata ed elegante.
New York e Parigi da diverse stagioni (contano 2-3 anni) scelgono nero, grigio, marrone, beige in 50 tonalità di velato. Tutti i designer producono gli stessi look, che è quasi impossibile da identificare: silhouette oversize fluide, tagliate da cerniere qua e là, con una speranza cucita per il meglio.